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Gli edifici scolastici in Italia sono circa 39.000, 12.000 le scuole paritarie, per un totale di 150.000 m2. Questi edifici ospitano più di 10 milioni di persone tra studenti, docenti e personale amministrativo. il 60% è stato costruito prima del 1976: solo il 4,2% ha una classe energetica A; più del 75% ha una classe energetica tra la D e la G (fonte: XXII Rapporto Ecosistema Scuole di Legambiente 2023). Gli interventi di edilizia scolastica si limitano di norma all’efficientamento passivo della struttura (il 38% degli interventi riguardano la sostituzione dei serramenti, il 22% l’isolamento delle coperture) o alla installazione di pannelli solari (26%) o alla zonizzazione dell’impianto termico (36%). Questi interventi di norma non sono svolti in modalità integrata tra loro, ovvero non ottimizzano l’intervento andando a ricercare la migliore soluzione che porti un miglioramento su tutti gli elementi fondanti del benessere ambientale e del risparmio energetico.

 

Gli elementi fondanti della Scuola del Futuro sono quattro:

– l’esperienza dello studente: gli studenti sono i protagonisti degli spazi scolastici. Hanno bisogno di comfort termico e visivo, di spazi salubri e sicuri, di poter interagire fisicamente e anche digitalmente

– l’iper-efficienza della struttura: la gestione integrata di tutti gli impianti tecnologici deve essere un must (piattaforma Building Automation & Control System – BACS), per poter garantire il massimo del risparmio energetico e il giusto livello di comfort. I consumi devono essere monitorati in tempo reale

– la sostenibilità degli interventi di riqualificazione: pannelli fotovoltaici, sistemi di ricarica di veicoli elettrici (dalle biciclette ai motocicli fino alle automobili), aree verdi integrate nella struttura non sono più una velleità, ma requisiti normativi (vedasi Criteri Ambientali Minimi e EPBD 3 e 4)

– la resilienza nella gestione: l’edificio scolastico deve potere erogare i servizi in continuità e sicurezza, anche informatica (cybersecurity); gli interventi di manutenzione possono essere agevolati ulteriormente tramite la gestione in remoto che abbatte i costi ed è abilitata dalla gestione integrata.

Solo un approccio integrato può garantire la gestione della salubrità dell’aria, per esempio: variabili come temperatura, umidità, polveri sottili, muffe, batteri, anidride carbonica, sostanze organiche volatili (VOC) hanno un impatto sulla salute e sulla capacità dello studente di concentrarsi durante le lezioni. La ventilazione naturale (aprire le finestre ad ogni cambio di lezione) non è sufficiente per garantire con efficacia ed efficienza lo stato di salute delle persone. A questi problemi viene incontro una soluzione tecnologia disponibile da tempo, che è la ventilazione meccanica (VMC). Si tratta di un impianto che forza il ricambio d’aria interno in ragione del superamento delle soglie-limite delle variabili di salubrità dell’aria sopra descritte. Quindi entra in azione, per esempio, quando la concentrazione di CO2 nell’ambiente supera la soglia ideale di 1.000 ppm. Il suo vantaggio è favorire la diminuzione dei rischi di contagio e nell’incremento della salubrità degli ambienti (cfr la simulazione presente sul Corriere della Sera).La VMC è prevista dal Decreto Legislativo del 23 giugno 2022 “Criteri Ambientali Minimi per l’Edilizia” che la rende la obbligatoria negli edifici pubblici nuovi o soggetti a ristrutturazioni.

 

La Scuola del Futuro: l’esempio dell’aula Piscopia Corner in MIND

Il PNRR definisce per la scuola italiana un programma di interventi di un valore di oltre 2 miliardi di euro, dei quali la grande maggioranza destinati a nuovi progetti: l’obiettivo è investire perché l’educazione possa avvantaggiarsi di strutture e soluzioni innovative, sostenibili, sicure e capaci di favorire l’inclusione di tutti e tutte. Il ruolo dei progettisti, che sono i professionisti accreditati presso gli enti locali, è fondamentale per

fare sì che il rinnovamento degli edifici scolastici avvenga in un’ottica sostenibile, efficiente, centrata sulla persona.

L’aula Piscopia Corner è uno spazio didattico, nato dalla collaborazione tra Valore Italia, Cisco e Wind3 all’interno della Federated Innotation @ MIND di cui Schneider Electric fa parte, dotato di tecnologie all’avanguardia per andare incontro alla necessità attuali delle scuole.

Schneider Electric ha fornito per l’aula Piscopia Corner le tecnologie di edificio e di gestione dell’energia, pensate per supportare un ambiente ad alto contenuto innovativo e favorevole all’apprendimento e all’inclusione di tutte le persone e per contribuire al percorso di decarbonizzazione degli edifici.

Con lo spazio Piscopia Corner si dà dimostrazione di un protocollo standardizzato di tecniche e soluzioni di retrofitting di spazi esistenti in spazi didattici all’avanguardia, implementabili rapidamente e con spesa ragionevole, laddove necessario. Questo protocollo è di ampia utilità e applicabilità in un paese come l’Italia, dove il 60% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1976 e ha una classe energetica molto bassa.

L’attenzione all’efficientamento è particolarmente rilevante anche in ottica di utilizzo delle risorse economiche per la scuola a beneficio della formazione, riducendo il peso dei consumi energetici nel bilancio complessivo. Una scuola sostenibile, inoltre, è una scuola che insegna la sostenibilità con l’esempio: realizzare modelli di rinnovamento del patrimonio edilizio è un investimento sul futuro.

 

Nell’aula Piscopia Corner sono state adottate soluzioni rivolte ai seguenti obiettivi:

– Digitalizzazione e elettrificazione di processi e sistemi per ridurre significativamente le emissioni nocive degli edifici scolastici nell’ambiente e raggiungere l’efficienza energetica.

– Conoscenza dei consumi in tempo reale per consentirne la riduzione negli spazi scolastici che non siano oggetto di attività (corridoi, palestre, laboratori, aule).

– Riduzione dei consumi energetici non solo per abbassare i costi operativi di gestione, ma anche per raggiungere i target di decarbonizzazione imposti dalla Comunità europea per gli edifici (nZEB, ZEB).

– Ruolo didattico della scuola come struttura sostenibile attenta all’ambiente.

Particolare importanza è stata data alla qualità dell’aria, che influisce sulla salute e anche sulle prestazioni degli studenti e degli insegnanti, impostando soluzioni di monitoraggio della concentrazione di CO2 e dei composti volatili organici.

 

Schneider Electric ha realizzato con le sue tecnologie il sistema di distribuzione elettrica smart – connesso e dotato di sensoristica evoluta per il monitoraggio energetico; i componenti per la gestione dell’edificio orchestrati da software e sistemi di controllo dedicati quali EcoStruxure Building Operations, in grado di dare una visione completa e in tempo reale dello stato dei sistemi e dei valori chiave (consumi, occupazione degli spazi, qualità dell’aria, rumorosità, illuminazione ecc.).

Il tutto si basa su tecnologie aperte, così da integrarsi senza alcuna difficoltà con i sistemi forniti dagli altri partner per quanto riguarda la connettività, la didattica e gli ambienti digitali.

 

∗ Per approfondire il tema, i principali obblighi legislativi e normativi, e gli strumenti a disposizione di progettisti e installatori, è possibile visionare on-demand il webinar dedicato a: Progettare la Scuola del Futuro secondo le dinamiche del PNRR e le regole della nuova UNI EN ISO 52120-1 ∗